#SpazioTalk, Francesco Frassi: “Vogliamo il salto di categoria. Conti sarà l’uomo faro della squadra”

Il Team Corratec sogna il salto di categoria nel circuito Professional. La formazione, nata dalle ceneri dell’ex Vini Zabù (che prima era Neri Sottoli), ha passato un anno tra le Continental prima di sognare un nuovo passaggio di categoria, possibile per la situazione di ciclomercato e di licenza creatasi al termine del 2022. Con l’arrivo di Valerio Conti prima e di altri corridori poco dopo, il team vuole davvero essere ambizioso nel 2023. La redazione di SpazioCiclismo ha intervistato il direttore sportivo Francesco Frassi: un estratto può essere ascoltato nella puntata del podcast SpazioTalk.

Qual è l’obiettivo per la prossima stagione?
Stiamo completando il roster di corridori per diventare una Professional. Nel 2023 si vuole fare il salto di categoria. Quest’anno siamo scesi in Continental, è stata una bella stagione e ci siamo fatti notare, a livello di squadra, con un bel calendario. Ci siamo tolti belle soddisfazioni. Siamo pronti a fare il salto.

Anche con dei bei colpi di ciclomercato, come Valerio Conti.
Sì, è una pedina importante per noi. Essendo una squadra giovane, nuova, avevamo bisogno di avere un corridore che avesse un certo nome e anche una voglia di riscatto. Conti ha doti eccezionali per poter competere in gare importanti. Se ritornasse il Conti di due o tre anni fa, e secondo me può farlo, chiaramente sarebbe l’uomo faro della squadra. Noi ci puntiamo molto. Ha fatto giorni in maglia rosa, ci dà lustro. Insieme a lui ci saranno altri bei corridori, ma l’età media sarà bassa, intorno ai 25 o 26 anni. Sarà una squadra giovane ma con gente che ha già dimostrato di saper vincere.

Il vostro progetto rimane quello di valorizzare i giovani e lanciarli, come già successo in questa stagione.
Da una parte sì, però non è che uno si precluda di non prendere corridori con maggiore esperienza. Uno però deve agire anche in base al budget che ha. Ma riuscire a prendere corridori che hanno già dimostrato di poter diventare campioni ma sono nella fase di doversi rilanciare, come Valerio, fa parte della nostra filosofia. Parlo di lui, ma può valere per altri. È il nostro obiettivo.

Però anche il passaggio nel World Tour di un giovane come Rajovic fa bene al morale.
Quest’anno avevamo Rajovic, giovane ma con già qualche vittoria da professionista. Era rimasto senza squadra dopo la chiusura della Delko e ha vinto sette gare con noi. Ora ha firmato un biennale con la Bahrain, nel World Tour. È un orgoglio veder corridori passare da noi, mettersi in mostra e fare strada. È bello aver contribuito a questo. Poi quando si corre si va per vincere, ma noi cerchiamo sempre di fare il nostro. Dovremmo avere un calendario importante, con diverse corse di livello. Non sarà facile competere, ma speriamo di avere una squadra in grado di mettersi in mostra con fughe e risultati. Conti può competere in diverse gare internazionali importanti. Vedremo poi come si affronteranno le gare, quando avremo il calendario. Con 20 corridori, abbiamo bisogno di correre e fare tanta attività.

Non è l’unico giovane che avete lanciato quest’anno, da Gandin a Stojnc.
Puntiamo molto su Stojnc, è un passista ma su salite fino a 20 o 25 minuti può arrivare davanti. Non è uno scalatore puro, ma può far bene in diverse corse. Non ha ancora dimostrato tutto il suo valore, ma noi lo sappiamo. Sappiamo fin dove può arrivare. Gandin è più passista, in salita si difende bene ma è più predisposto per le fughe, quelle in cui ci vogliono le gambe. Come al Sibiu Tour, in cui ha preso la fuga nell’ultima tappa e ha vinto. Vincere davanti a certe squadre è un bel risultato per la Continental.

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